Elenco dei Documenti necessari ALL’APERTURA DI UNA PRATICA MATRIMONIALE
Onde evitare inutili perdite di tempo e fare tutto con la dovuta calma, si consiglia agli Sposi, circa QUATTRO MESI PRIMA del Matrimonio, di procurarsi ciascuno il:
1. CERTIFICATO DI BATTESIMO PER USO MATRIMONIO, nella Chiesa dove si è stati battezzati. Attenzione: se in questo certificato non c’è annotata la data della Cresima, occorre procurarsi anche il:
2. CERTIFICATO DI CRESIMA, nella Chiesa in cui si è stati cresimati. N.B. Coloro che non hanno fatto la Cresima e già convivono o sono sposati civilmente faranno la Cresima DOPO il Matrimonio.
3. CERTIFICATO CONTESTUALE: si richiede in Municipio (Roma), o nel Comune di Residenza. Attenzione: non richiedere questi documenti prima di sei mesi dalla data scelta per il Matrimonio in Chiesa.
LA PRATICA MATRIMONIALE PASSO PASSO
Premessa: In Italia, in virtù del Concordato tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica, l’unica celebrazione del Matrimonio produce anche gli effetti civili e, per l’occasione, il sacerdote che assiste al Matrimonio funge ance da Ufficiale di Stato civile. Ma l’istruttoria o procedura va fatta sia in Chiesa che in Municipio. Il giorno del Matrimonio, varrà firmato un doppio originale: uno che attesta la celebrazione del Sacramento e una che va inviata dal parroco entro 5 giorni dall’avvenuto Matrimonio, al Comune per la registrazione del Matrimonio civile.
La pratica matrimoniale si svolge NELLA PARROCCHIA DI DOMICILIO DELLO SPOSO O DELLA SPOSA. Per parrocchia dello sposo o della sposa si intende quello in cui hanno domicilio da oltre 6 mesi. E’ necessario che, se sono persone fuori sede, almeno uno dei due abbia le residenza in quel comune. Se entrambi sono residenti fuori dal Comune dove della parrocchia dove sono domiciliati, è necessario richiedere la collaborazione di uno dei parroci di residenza per il modello 10 e le pubblicazioni civili. Il corso di catechesi in preparazione al Matrimonio invece, è possibile farlo dove uno meglio crede, richiedendo il certificato di frequenza da consegnare al parroco della parrocchia dove viene aperta la pratica.
Con i certificati di Battesimo e Cresima (se ancora non è stata fatta la Cresima, parlarne col parroco) e il certificato contestuale in carta semplice (si ritira in Municipio) si prende
appuntamento con il parroco per fare il “giuramento” (o processetto, o istruttoria, o dare parola…).
Il parroco rilascerà quindi il modello 10 con cui presentarsi in Municipio per prendere appuntamento per fare il “giuramento” (processetto…) civile a cui seguono le pubblicazioni civili. Una volta rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni civili, si consegnano al parroco che sta seguendo la pratica.
Allo stesso tempo fatto il giuramento in parrocchia il parroco esegue le pubblicazioni in parrocchia e consegna le pubblicazioni per la parrocchia dello sposo o della sposa a seconda di dove si sta facendo la pratica. Se uno dei due nubendi è di una diocesi diversa, le pubblicazioni vengono sostituite dal giuramento di stato libero ecclesiastico che si compila mediante dichiarazione giurata di due testimoni presso la parrocchia dove si sta eseguendo la pratica. Il certificato di stato libero ecclesiastico è necessario anche quando per il nubendo\a che ha dimorato per più di un anno (dai 16 anni in poi) in un’altra diocesi.
LA PRATICA SI CONCLUDE QUANDO CI SONO TUTTI I CERTIFICATI RICHIESTI, SONO AVVENUTE LE PUBBLICAZIONI IN PARROCCHIA, SONO STATE RIPORTATE LE PUBBLICAZIONI CIVILI E LE PUBBLICAZIONI DI EVENTUALI ALTRE PARROCCHIE.
Il parroco conclude la pratica e la consegna in busta chiusa agli sposi che la portano al Vicariato di Roma. Il foglio che rilascia il Vicariato si porta nella Chiesa dove si celebra il Matrimonio a Roma. Se è fuori Roma va portata prima alla
Curia diocesana per l’autorizzazione e poi nella Chiesa dove si celebra il Matrimonio.
P.S. È NECESSARIO COMUNICARE ALLA PARROCCHIA IN CUI SI CELEBRA IL MATRIMONIO: cognome, nome, età e residenza dei testimoni; la scelta del regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni); cognome e nome del sacerdote che celebra la Messa (se è un sacerdote scelto e invitato dagli sposi).
Ovviamente ci sono diverse ipotesi e possibilità che non escludono la possibilità di celebrazione del Matrimonio in Chiesa e di cui chiedere chiarimenti specifici al parroco: quando uno dei due sposi non è battezzato; o se uno dei due è battezzato ma non credente e non praticante. Quando uno degli sposi o entrambi non hanno ancora ricevuto la Cresima (nel caso gli sposi siano già conviventi, il Matrimonio avviene regolarmente ma la Cresima si fa dopo il Matrimonio). Quando uno degli sposi è di confessione diversa (protestante, ortodosso..) o di culto diverso (es. ebreo…).